Aloe vera, una pianta dai mille usi

Caratteristiche, consigli, coltivazioni e cure per questa coltura sempreverde

La pianta di aloe vera (Aloe barbadensis Mille) fa parte della famiglia delle Aloeacee ed è una succulenta perenne a portamento arbustivo, capace di raggiungere fino a un metro di altezza e che può essere coltivata anche in appartamento. È una pianta autosterile e che quindi si riproduce solo per impollinazione incrociata.

Quali sono le proprietà della pianta di aloe vera?

In genere, quando si parla di aloe vera e delle sue proprietà curative si parla di un importante lavoro che viene fatto sulle sue foglie. Da queste, infatti, si estrae un succo piuttosto denso tanto da sembrare un gel. Questo composto, estratto per via manuale, è ricco di proprietà e principi attivi che hanno proprietà: 

  • Immunostimolanti
  • Antinfiammatorie
  • Depurative
  • Nutrienti
  • Remineralizzanti

Estrarre il succo dalla pianta di aloe vera è semplice, se si sa come farlo. Per prima cosa, infatti, è bene sapere che l’estrazione del succo deve essere eseguita il più lontano possibile da da fonti luminose; la luce, infatti, potrebbe ossidare parte dei principi attivi e annullarne le proprietà. In più, queste procedure devono essere eseguite immediatamente dopo la raccolta delle foglie. Nel dettaglio, si dovrà:

  • Pulire le foglie con una spugna umida
  • Togliere le spine dai bordi
  • Tagliarle ed eliminare le fibre esterne
  • Estrarre la parte centrale traslucida e spremerla

Solo seguendo questi passaggi è possibile recuperare in maniera totale le molecole di interesse fitoterapico capaci di dare alla pianta i suoi famosi poteri curativi.

Quali sono gli effetti della pianta di aloe vera e come si usa?

Come sicuramente è noto, sono tanti gli usi che si possono fare dell’aloe vera. In questo paragrafo vedremo i più comuni ed efficaci che, generalmente, vengono collegati all’aloe.

Rimedio per le bruciature
L’aloe vera in gel è un ottimo rimedio contro le bruciature causate dalla troppa esposizione al sole. Dopo una giornata in spiaggi, infatti, spalmare il gel all’aloe può dare sollievo alla pelle con un’azione lenitiva e rinfrescante.

Come impacco per i capelli
Per usare la pianta di aloe vera e il suo gel come impacco per capelli sarà necessario frullarlo: solo così si potrà ottenere un composto più omogeneo. In questi casi, va applicato sui capelli umidi e prima dello shampoo per circa 15-30 minuti: questo piccolo trucco permetterà di ottenere capelli morbidi e splendenti.

Per l'acne e i problemi 
La pianta di aloe vera è un utile rimedio per contrastare sia i segni dell’acne che per combattere piccoli e fastidiosi brufoli. Basta applicare il gel sulla parte interessata e la sua azione disinfiammante e cicatrizzante farà il resto.

Gengive infiammate
Il gel ricavato dalla pianta di aloe vera è estremamente utile come cura per tutte le infiammazioni delle gengive e del cavo orale grazie alle sue proprietà antibatteriche e antimicrobiche. Il segreto è massaggiarne un po’ sulle gengive arrossate o infiammate e su piccole fiacche presenti nel cavo orale, i principi attivi penseranno al resto.

Punture di insetti
Il gel d’aloe vera è un rimedio molto efficace contro le punture di insetti, soprattutto se parliamo di punture di zanzara, sia per gli adulti che per i bambini. Applicarla sulla puntura, infatti, aiuterà a ridurre sia il prurito che il rossore.

Collutorio naturale
Per chi  ha denti o le gengive sensibili il gel d’Aloe Vera vi può essere un ottimo ingrediente per preparare un collutorio naturale. Basterà mescolare un cucchiaino di gel d’Aloe Vera in un bicchiere d’acqua e aggiungere un pizzico di bicarbonato di sodio, come nel più classico collutorio fatto in casa.

Come coltivare la pianta?

Per quanto concerne la sua coltivazione, il fiore aloe necessita un’esposizione quotidiana al sole (parliamo di almeno 4 ore), di essere riparata dal sole e dalle intemperie, con irrigazioni abbondanti, sì, ma non eccessivamente frequenti.

Quando viene piantata a terra, non necessiterà di alcun apporto idrico durante l’inverno, mentre durante i mesi più caldi dovrà ricevere acqua una volta al mese. Quando, invece, viene coltivata in vaso, bisogna prestare maggiore attenzione e sarà essenziale capire la condizione del terreno: se questo si presenta asciutto, la pianta andrà irrigata, se invece è umido bisognerà aspettare che si secchi del tutto. Per quanto riguarda il clima, date le sue origini “calde”, il fiore aloe non deve essere trovarsi mai in situazioni troppo fredde dove le temperature scendono sotto lo zero.

Per prosperare, la situazione ideale è quella che si aggira tra i 20 e i 25°C. Se volete coltivare la pianta in vaso, sappiate che vi servirà un vaso con un diametro di almeno 60 centimetri, di modo che tutta la coltura, partendo dall’apparato radicale, riesca a svilupparsi in modo ottimale fino al raggiungimento della maturità. Il terreno, in ogni caso,  deve avere un pH leggermente acido ed essere ricco di sostanze nutritive.

Se vi state chiedendo quale sia il momento migliore per piantare a terra la vostra aloe, la risposta è solo una: la stagione primaverile.

In questo senso, assicuratevi che il terreno che scegliete sia leggermente pendente perché così scongiurerete la formazione di pericolose pozzanghere, causa principale del ristagno idrico che porta alla presenza di marciume radicale. Quando si opta di piantarla in vaso, invece, l’idea è quella di mettere uno strato di ghiaia sul fondo del recipiente per migliorare il drenaggio.

Nel caso in cui scegliate di piantare il fiore aloe partendo da una piantina ricavata da un esemplare adulto, assicuratevi che questa sia lunga almeno 20 centimetri. In questo caso, se volete assicurarvi una crescita costante, fate in modo di cambiare spesso il vaso (una volta all’anno dovrebbe bastare) e di aggiungere spesso del concime.

Una volta messa a dimora, dosate l’acqua e lasciate la pianta in un posto caldo, di modo che le radici si stabilizzino perfettamente nel terreno. Dopo 3 anni, il vostro fiore aloe raggiungerà l’età adulta e andrà fertilizzata almeno due volte all’anno.

Il fiore aloe deve essere nutrito con fertilizzanti specifici durante il periodo primaverile, ovvero quello della crescita. Se ricercate soluzioni naturali, la cenere e il concime organico saranno sicuramente delle ottime soluzioni.

Quali sono le minacce per il fiore aloe?

Le malattie e i parassiti che colpiscono questa pianta non sono tanti, ma si possono verificare problemi specifici nel caso la pianta non cresca in modo corretto.

In questo caso, la tempestività è tutto e quindi bisogna saper riconoscere in modo rapido i campanelli d’allarme.

  • Foglie sottili e piegate: sono segno di mancata irrigazione, poiché l’acqua mancante rende le foglie più fini. Per risolverlo basterà irrigare la pianta maggiormente
  • Foglie verticali: quando questo succede, la causa potrebbe essere la mancanza di luce e illuminazione
  • Punta delle foglie piegate: segno che la pianta è stata irrigata troppo durante la sua fase di riposto
  • Foglie scure: si tratta di un chiaro sintomo di troppa esposizione alla luce

 


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